È attivo il nostro contatto WhatsApp! Scrivici o chiamaci al 333 2022801

Dispositivi mobili, spostamenti e privacy: come proteggersi

Dispositivi mobili spiano i movimenti con gps

Viviamo nell’era dei dispositivi mobili, dove gli smartphone, smartwatch e tablet sono diventati strumenti indispensabili per la vita quotidiana.  Ma cosa succede quando questi dispositivi diventano anche spie involontarie?
Ufficialmente nessun sistema operativo o app spia i tuoi spostamenti o i tuoi dati, ma la realtà può essere ben diverse. Tra le varie funzionalità offerte da questi strumenti, la geolocalizzazione è diventata un elemento fondamentale. Tuttavia, mentre apprezziamo la comodità di poter sapere sempre dove siamo e di poter trovare facilmente servizi e luoghi di interesse, è importante riflettere sui potenziali rischi che la geolocalizzazione può comportare per la nostra privacy e sicurezza.

Dispositivi mobili e geolocalizzazione

I nostri accessori digitali possono essere utilizzati per spiare i nostri movimenti, o per conoscere i nostri dati consentendo a terze parti di ottenere informazioni preziose sulla nostra vita. La maggior parte delle volte siamo propri noi a consentire a questi dispositivi l’accesso ai dati. Molte app che utilizziamo ogni giorno utilizzando sistemi di geolocalizzazione per migliorare i servizi a cui abbiamo accesso, a seconda della app o del sistema operativo che stiamo utilizzando accederemo a servizi diversi. 

Quali possono essere: 

  • Il GPS (Global Positioning System) sfrutta una rete di satelliti per determinare con precisione la posizione di un dispositivo.
  • Il sistema GLONASS è simile al GPS e fornisce una copertura globale per la geolocalizzazione.
  • Galileo fornisce un’alternativa per la geolocalizzazione precisa, funziona come GPS e GLONASS. 
  • La tecnologia Beacon sfrutta segnali a basso consumo energetico per fornire informazioni sulla posizione all’interno di uno spazio ristretto, come un negozio o un museo.
  • A-GPS (Assisted GPs) è la tecnologia grazie alla quale si possono avere solo i dati dei satelliti attivi in modo da ottenere il processo di connessione GPS.  I dispositivi avviano il download via Internet dell’almanacco in pochi secondi, prima della condivisione della posizione. 
  • Alcune applicazioni possono anche utilizzare il Wi-Fi o le informazioni delle celle delle reti mobili per rilevare la posizione approssimativa dei dispositivi. Questo metodo, noto come trilaterazione, consente di ottenere una stima della posizione del dispositivo utilizzando i segnali delle antenne Wi-Fi o delle celle delle reti mobili nelle vicinanze.

Leggi anche Rete wi-fi non protetta, i rischi

 

geolocalizzazioneQuali dati personali sono a rischio?

Una volta che i dispositivi mobili sono in grado di rilevare la posizione, possono essere raccolti una serie di dati sensibili. Questi possono includere il percorso di spostamento, la frequenza dei luoghi visitati e il tempo trascorso in quei luoghi. L’aspetto più allarmante è che le informazioni possono essere utilizzate per creare un profilo dettagliato delle nostre abitudini di vita, delle nostre preferenze e interessi. A volte, i dati sulla posizione possono anche essere incrociati con altre informazioni personali raccolte dalle applicazioni, come i contatti o l’attività online, per ottenere un quadro ancora più completo della nostra vita.
I dispositivi digitali possono raccogliere questi dati attraverso le app, che possono richiedere l’accesso alla geolocalizzazione. Dalla fotocamera ai social, da mappe alle app per pagare il parcheggio. E ancora quando decidiamo di condividere la posizione con amici e parenti utilizzando app come WhatsApp. Tutte queste azioni spesso espongono, o meglio offrono, i nostri dati, a terze parti che potranno sfruttarli per profilare i nostri comportamenti, inviarci pubblicità mirate o persino essere venduti a terzi senza il nostro consenso. Inoltre, la geolocalizzazione può rivelare la nostra routine quotidiana, rendendoci vulnerabili a intrusioni indesiderate o furti. Se i nostri dati di geolocalizzazione cadessero nelle mani sbagliate, potremmo essere soggetti a stalking, furto di identità o altre forme di violazione della nostra sicurezza personale.

Cosa possiamo fare per proteggerci

Visto che siamo sempre più connessi e con questi dispositivi in mano è importante conoscere anche le misure da adottare per proteggersi: 

  • Limitare l’accesso alla geolocalizzazione, e lasciarla attiva solo nelle app dove è strettamente necessario, selezionando l’opzione “solo mentre usi l’app”. 
  • Disattivare la geolocalizzazione quando non è necessaria, questo oltre a limitare la raccolta dei dati, aiuterà anche a ridurre il consumo della batteria. 
  • Utilizzare una VPN. Nei dispositivi desktop, ma anche in quelli mobile, è bene utilizzare motori di ricerca o app che criptano il traffico dati garantendo che le informazioni di geolocalizzazione siano protette quando ci connettiamo a reti Wi-Fi pubbliche.
  • Mantenere il sistema operativo sempre aggiornato, negli aggiornamenti infatti ci sono spesso patch di sicurezza e proteggere i nostri dati da potenziali vulnerabilità.
  • Prima di installare un’applicazione, è meglio leggere le recensioni e verificare le autorizzazioni richieste e fare attenzione a eventuali segnalazioni di comportamento sospetto o di violazione della privacy.

 

Potrebbe interessarti anche: Come difendersi sul Web

 

Noi di Tutela Digitale ti ricordiamo che proteggere la tua privacy sui dispositivi mobili è fondamentale nell’era digitale in cui viviamo. Essere consapevoli delle minacce potenziali e prendere le giuste precauzioni può aiutarti a proteggerti sia dai furti di dati che dal marketing selvaggio! Se i tuoi dati sono stati rubati o se vuoi proteggere la tua web reputation contattaci! 

 

Per Approfondire:

https://www.ilsoftware.it/focus/posizionamento-gps-usato-per-spiare-gli-utenti_26032/
https://www.kaspersky.it/blog/gps-agps-supl-tracking-protection/27794/

Silvia Tugnoli

Silvia

Silvia Tugnoli, libera professionista nel settore del web marketing e della comunicazione, collabora con Tutela Digitale dal 2020

Silvia

Silvia Tugnoli, libera professionista nel settore del web marketing e della comunicazione, collabora con Tutela Digitale dal 2020
Potrebbe interessarti anche
Fake News

Come proteggere la verità dalle Fake news

Sinan Aral, Data scientist, ha tenuto un interessante TED Talk sull’argomento Fake news condiviso da TED lo scorso dicembre. La...
8 Gennaio 2020
Sapevi che WhatsApp ha ceduto i tuoi dati a Facebook?

WhatsApp ha ceduto i tuoi dati a Facebook: proteggi la tua Privacy!

Lo sapevi che WhatsApp ha ceduto i tuoi dati a Facebook? I vecchi tempi degli SMS, MMS sono...
22 Novembre 2016
Come contrastare l'intelligenza artificiale malevola

Intelligenza Artificiale malevola, minaccia emergente

L’Intelligenza Artificiale ha rivoluzionato il mondo in pochissimi mesi, e molto probabilmente ha ancora molto da mostrarci. Con...
30 Ottobre 2023
Hacker, Cybersicurezza

Social Engineering; cos’è e come proteggersi

Oggigiorno esistono molte modalità di attacco informatico, tecniche sempre più raffinate e che vogliono carpire informazioni al fine...
7 Luglio 2022
bambino

4 Consigli per difendere la tua privacy in Vacanza

30 Luglio 2018
Tutela Digitale | Fake News in Medicina

Fake news in medicina: presta attenzione alle tue ricerche online

Non è difficile immaginare cosa siano le Fake news in medicina. Come abbiamo già visto in un nostro...
21 Giugno 2017