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Come migliorare la Web Reputation

Guida e Consigli

Migliorare la Web Reputation personale

La Web Reputation è la nostra immagine online, ovvero quello che gli altri vedono di noi nel momento in cui googlano il nostro nome o cercano informazioni che ci riguardano.
In sostanza, nel mondo digitalizzato in cui viviamo, il miglior biglietto da visita per presentarci agli altri non è più cartaceo, ma digitale. 

Tutelare la nostra reputazione online è fondamentale proprio perché questa costituisce ormai la maggior parte della nostra immagine per il mondo esterno. 
Ma come difenderci da eventuali violazioni? E come migliorare la Web Reputation in caso di pessima fama?

Indice

Cos'è la reputazione digitale

L’iperconessione in cui viviamo quotidianamente e in misura sempre crescente dalla fine degli anni ’90, ha generato molti vantaggi pratici che ci permettono di fare shopping online, sbrigare pratiche amministrative da uno smartphone, controllare il nostro conto in banca o i nostri risultati sanitari a dispetto di quale sia la nostra posizione, comunicare con persone lontane. 

Tuttavia la velocità di internet, e la natura aperta del web, favoriscono anche problematiche difficili da controllare. Ad esempio la viralità che alcuni contenuti possono guadagnare anche in pochissimo tempo. Una notizia, un video o un’immagine virale possono essere una gran cosa per un social media manager o una campagna pubblicitaria mirata, ma costituiscono un vero e proprio disastro in caso di contenuti negativi a nostro carico.

Ciò che facciamo online, ovvero ciò che pubblichiamo, commentiamo o condividiamo, rilancia verso l’esterno un’immagine che ci rappresenta agli occhi di chi non ci conosce personalmente, il quale sarà propenso a giudicarci in base a ciò che vede, non avendo altri strumenti per approfondire.

La Reputazione Digitale, o Web Reputation, costituisce per l’appunto ciò che emerge da noi online, ed è l’unico strumento con il quale chi non è in contatto diretto con noi può farsi un’idea di cosa siamo, nel bene e nel male.

Proprio per questo motivo, la velocità del Web può affossarci in pochissimo tempo, rovinando la nostra reputazione in un attimo.

Rischio Reputazionale: la prima pagina di Google

Reputazione online Tutela Digitale

La cartina tornasole della reputazione online, è generalmente la prima pagina di Google

È infatti prassi comune oggi informarsi sulle persone direttamente dal re dei motori di ricerca, sbirciando online informazioni su chi ci interessa. Questo può avvenire banalmente anche in un contesto lavorativo dove, oltre al Cv e al colloquio, il futuro datore di lavoro potrebbe andare alla ricerca di informazioni sul nostro conto. Cosa accadrebbe se online trovasse contenuti negativi che ci riguardano? Sicuramente avremmo una bella gatta da pelare, un malus con cui fare i conti. 

Diverse ricerche hanno dimostrato come la maggior parte delle persone non vada oltre la prima pagina di risultati di Google durante una ricerca, ovvero si fermi al quadro disegnato dai primi 10 link elencati dal Ranking Google (ne parliamo in maniera approfondita qui). E in particolare, l’attenzione si concentra sui primissimi risultati e, in linea generale, si passa alla seconda pagina di Google solo in caso di ricerche molto approfondite. Inutile dire come pessimi link sul nostro conto in queste prime posizioni siano deleteri per la reputazione online.

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Pagina 2 di Google

Quali contenuti negativi offuscano la Reputazione Digitale?

Quando parliamo di contenuti negativi nei risultati di ricerca, possiamo riferirci a molti tipi di contenuti diversi. Fra gli esempi più comuni sicuramente ci sono:

  • Vecchie foto imbarazzanti 
  • Video che ci mostrano in atteggiamenti privati
  • Articoli di giornale su questioni del passato
  • Commenti sui social network: vecchi, scritti a sproposito, inadeguati
 

Come è facile immaginare, non tutto quello che può danneggiarci in rete può essere direttamente controllato da noi. Innanzi tutto perché alcuni contenuti, anche volontariamente caricati online da noi stessi in un passato che non ci rispecchia più, possono sfuggire dalla nostra memoria. Ma anche perché non siamo gli unici che possono comunicare qualcosa di noi online. E quando i contenuti sono stati caricati da altri la quesitone si complica.

Web Reputation progettata

Web Reputation imposta

Solitamente ognuno di noi carica online la versione migliore di sé stessa. Foto selezionate, citazioni colte, esperienze e tratti della nostra vita attentamente scelti per fare emergere la migliore versione possibile di noi stessi. Chiamiamo questa Web Reputation progettata, perché si basa su contenuti che vogliamo condividere con gli altri al fine di piacere al prossimo.

Online appaiono anche contenuti caricati da terzi, e questi possono non rispecchiare ciò che vogliamo comunicare al mondo. Foto in cui siamo venuti male, commenti negativi nei nostri confronti, articoli che portano alla luce notizie private che avremmo voluto mantenere tali. Questa la chiamiamo Web Reputation imposta.

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Brand Reputation

Per Brand reputation si intende l’equivalente della Web Reputation riferita però alle aziende, o meglio, ai Brand. Se una cattiva Web reputation può essere problematica per una singola persona, può avere effetti disastrosi per un brand, che con un brutto scivolone online (vedremo presto degli esempi) rischia di perdere fette di mercato, di trovarsi vittima di una tempesta di commenti e recensioni negative, e per i casi più gravi, di perdere per sempre dei clienti.

Reputazione aziendale online: il caso Dolce & Gabbana

Orami non più recente, ma sicuramente esaustivo, è il caso Dolce & Gabbana che qualche anno fa fece infuriare i cittadini cinesi per una campagna pubblicitaria considerata oltraggiosa. Badandosi su degli stereotipi che dovevano risultare divertenti, la società di moda è stata coinvolta in un boicottaggio generale del mercato cinese (un mercato enorme) ed è stata costretta non solo a rimuovere la serie di spot, ma anche a pubblicare un video di scuse. (L’intera vicenda è spiegata qui).

Reputazione aziendale online: il caso Renatino

Più o meno dello stesso tenore, il caso “Renatino” che ha coinvolto Parmigiano Reggiano. In uno spot il cui scopo era esaltare l’artigianalità del prodotto, l’azienda inserì questa figura di lavoratore che andava a lavorare “365 giorni l’anno“, insistendo proprio sul valore del lavoro non stop quale fattore positivo. Il Web si infuriò. Questo personaggio muto non faceva che perpetrare, agli occhi dei critici, uno sfruttamento lavorativo che non arricchiva di certo l’operaio stesso. 

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Come affrontare i casi di crisi reputazionale

rischio reputazionale

La reputazione digitale può essere quindi preda di improvvise crisi reputazionali che si trasformano in shitstorm che possono danneggiare qualcuno o qualcosa in maniera irreversibile. 

Per questo motivo sono nati diversi servizi e sistemi per contenere eventuali crisi e monitorare il più possibile la propria immagine nel web.

Benché non esista un decalogo infallibile per affrontare eventuali situazioni spiacevoli che giungono all’improvviso, diverse sono le strade che un utente o un brand possono percorrere per limitare i danni e risanare quanto di rotto con una community:

Riconoscere l'errore è il primo passo!

Che si sia un singolo oppure un brand, fare ammenda può essere una buona strategia. 

Il famoso “Le mie parole sono state male interpretate” è un classico, per un buon motivo. Quando si sbaglia è meglio non proseguire nel proprio errore, ed anche se l’obiettivo non è mai stato offendere qualcuno o qualcosa, è inutile proseguire in una strada che ha procurato una crisi reputazionale. In questo caso non si chiede scusa (anche se a volte sarebbe meglio), ma si contiene la rabbia ammettendo che qualcosa è andato storto, anche se involontariamente.

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Reputazione online

Non attaccare e non rispondere se la situazione sfugge di mano

Attaccare chi ci critica o cercare di sedare una folla inferocita e schiumante (ricordiamo che lo schermo acuisce la rabbia in molti utenti), non serve a nulla. Invece paga di più il lasciare correre la cosa dopo aver spiegato la propria posizione e, semplicemente, far calmare le acque prima di tornare alle comuni attività, come nulla fosse (un esempio qui).

Studiare una strategia e un protocollo

Nel caso di un brand, questa soluzione è sicuramente la strada giusta. Dopo uno scivolone mediatico è essenziale studiare un modo per tornare al pubblico senza venire ricordati per quanto di spiacevole è successo in passato. Per questo esistono servizi esattamente studiati per questo tipo di situazione.
Inoltre ogni Brand dovrebbe dotarsi di un protocollo d’azione, che possa intervenire in caso di crisi reputazionale in maniera tempestiva. Cosa fare? Come comportarsi? Ogni persona legata alla comunicazione del brand dovrebbe sapere esattamente come muoversi, quindi è meglio studiare prima un vademecum per questi casi.

Migliorare la Reputazione online

Il miglioramento della propria reputazione digitale necessita di strumenti e strategie appositamente studiate da esperti del settore in grado di riabilitare un’immagine online.

Tutela Digitale ha sviluppato un servizio di Positivo SEO che si occupa della ricostruzione dell’identità online.

Grazie al lavoro di esperti digital marketers ed informatici, Linkbetter permette di riscrivere la tua storia online riabilitando la tua immagine sul web. Il servizio è studiato appositamente sul singolo cliente e si avvale di sistemi di Digital PR, linkbuilding e tecniche SEO per mostrate la tua vera essenza sul web, migliorando la web reputaton in maniera consistente. 

Contattaci per maggiori informazioni o scopri il servizio!

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Proteggere la Reputazione digitale

Abbiamo parlato di Crisi reputazionale, ma come agire in maniera preventiva?

Un buon modo per proteggere la propria identità online consiste nel monitorare attentamente la rete, mantenendosi pronti ad eventuali interventi non appena ve ne fosse il bisogno. Esistono diversi sistemi per saper se qualcuno sta parlando male di noi o della nostra azienda online, ma la maggior parte di questi, come Google Alert, è soggetto a grosse limitazioni.

Per questo motivo Tutela Digitale ha sviluppato Linkmonitor, un servizio che permette di monitorare la rete 24 ore su 24 su oltre 150 milioni di fonti online. Qualsiasi contenuto corrisponda a quanto vogliamo monitorare, viene segnalato tempestivamente da Linkmonitor nel momento in cui appare in rete. Ad esempio:

  • Se veniamo nominati in un commento sui social network
  • Se viene pubblicato un articolo di giornale sul nostro conto
  • Se veniamo nominati in un forum
  • ecc…
 

Linkmonitor ci avvisa immediatamente con un’email alert, e suddivide le menzioni sul nostro conto fra positive, negative e neutre. Questo ci permette di intervenire in maniera tempestiva in caso di menzioni negative e controllare l’attività online su di noi.

Scopri il servizio!

In conclusione

Come diceva il citato Warren Buffetuna reputazione può essere distrutta in 5 minuti. 

Questo ci ricorda come debba esserci sempre un’attenzione particolare per tutto ciò che facciamo online, considerato anche la velocità con cui le informazioni si propagano in rete. Abbiamo comunque la possibilità di proteggere la nostra reputazione online e anche di migliorarla, quindi non facciamoci prendere dal panico e ricordiamo gli strumenti e le strategie per non subire una crisi reputazionale.