Lavorando su servizi dedicati ad internet, parliamo continuamente di pericoli del Web, minacce digitali, Stalkerware. Insomma, ci occupiamo di tutti quei problemi che derivano dal nostro vivere continuamente connessi alla rete. I rischi come sappiamo sono tantissimi.
Eppure, oggi, in piena emergenza Covid-19, ci sentiamo di santificare un po’ questo strumento. Perché se riusciamo a continuare a lavorare, vivere serenamente, comunicare, intrattenerci, lo dobbiamo solo a lui.
Vivere in quarantena grazie ad Internet
L’Italia si trova in Lockdown dalla sera del 9 Marzo 2020. Certo un evento epocale. Un cambiamento repentino della nostra routine che ha stravolto le vite di ognuno. Le generazioni oggi in ballo non hanno idea di cosa sia la privazione di una libertà. Non abbiamo nemmeno gli strumenti per concepirla. Tuttavia è successo, e forse è il momento di lodare lo strumento che ci permette di non impazzire: la rete.
Il telelavoro, o smartworking, ha permesso al moltissime persone di continuare nelle loro attività quotidiane. Non è cosa da poco, in primis per una questione economica e di produzione. Ma anche per la nostra sanità mentale. L’ozio non è sopportabile oltre ad un certo limite di tempo, soprattutto con l’impossibilità di uscire e distrarsi. Internet ci permette di comunicare con tutti. Possiamo videochiamarci, nascono eventi nuovi, gli aperichat. La condivisione, un sorriso amico, davanti ad un bicchiere di vino a distanza di sicurezza.
Riscoprire servizi essenziali: e-learning e conference call
Internet si è dimostrato un alleato davvero prezioso. Pensiamo solo al mondo dell’istruzione, che nelle suite di Google ha trovato uno strumento fantastico per continuare i programmi scolastici. Gli insegnanti portano il loro sapere in videoconferenza, inviano compiti, correggono, mandano esercizi. Il tutto in maniera telematica, interagendo on-line. In una situazione come quella che stiamo affrontando, continuare a portare avanti i programmi di istruzione è un elemento essenziale, anche perché, a fronte di un anno scolastico salvo per tutti per cause di forza maggiore, la preparazione degli allievi non può essere sottovalutata. Insomma, sarebbe inutile salvare l’anno scolastico se poi ci si ritrovasse con lacune enormi l’anno dopo, e di conseguenza, quello dopo ancora e così via.
Ma oltre alla scuola e l’università ci sono anche le banche, le poste, e tutti quegli istituti che permettono una gestione dei propri interessi via internet. Questi servizi che riteniamo oggi scontati stanno offrendo un’enorme apporto alla battaglia contro il Covid-19. Lo #StayHome guadagna una dimensione sopportabile nel momento in cui ci è ancora possibile portare avanti una vita tutto sommato normale. Riuscite ad immaginare, al contrario, il blocco di tutto?
Un Lockdown anche solo 30 anni fa sarebbe stato molto diverso. Più doloroso, con più distacco, con molte meno possibilità.
Internet contro il Coronavirus
La tecnologia che oggi chiamiamo Internet è nata in seno alle università americane, che cercavano un mezzo di comunicazione immediato fra le diverse istituzioni. Lo scopo era proprio quello di inviarsi paper, notizie e comunicazioni in tempi limitatissimi. E oggi Internet svolge questa sua funzione al meglio. Gli studi provenienti dalla Cina, primo paese ad affrontare l’emergenza, sono arrivati in Europa ed USA praticamente subito. Oggi diversi istituti ricercano un vaccino, condividono Case history, lavorano insieme passandosi informazioni. Ancora un vantaggio che la rete ci da e che qualche anno fa avrebbe creato diversi problemi.
Quindi non è forse questo strumento davvero fantastico nel momento in cui se ne osserva il lato positivo?
Certo, l’attenzione deve sempre essere alta. Abbiamo già parlato del problema dell‘Infodemia, il sovraccarico da informazioni. Come sempre mettiamo in guardia contro le Fake news.
Ma al netto di questo, Internet è oggi il miglior strumento che possiamo usare per superare questa crisi.