Come difendersi dal Cyberbullismo su Facebook? Si tratta di uno dei fenomeni che negli ultimi anni ha riempito le cronache di vicende tristi, a volte dall’epilogo tragico.
Il Cyberbullismo è un insieme di comportamenti aggressivi, denigratori o diffamanti. Grazie alla straordinaria potenzialità del più frequentato social network del mondo, possono assumere un carattere devastante per chi ne è colpito. In particolare è il mondo degli adolescenti ad essere interessato dalla diffusione di foto, video e commenti denigratori ai danni di un utente.
Il cyberbullismo riprende comportamenti presenti da sempre nella vita reale, che vengono però amplificati dalla capacità dei social network di raggiungere un numero molto alto di persone.
Le Conseguenze del Cyberbullismo
Le conseguenze possono essere molto serie: chi è vittima di cyberbullismo può manifestare il proprio disagio attraverso sintomi fisici come mal di testa o attacchi di ansia, oppure sviluppare comportamenti inconsueti, come un accentuato nervosismo, il rifiuto di andare a scuola o la tendenza a isolarsi. Questi stati d’animo, specie nelle fasce di popolazione più giovani, possono accompagnarsi a senso di impotenza e frustrazione. Frequentemente gli adolescenti non sono infatti coscienti dei mezzi a loro disposizione per difendersi e sono restii a confidare i problemi personali agli adulti, che invece potrebbero dare loro un aiuto.
Siamo davvero del tutto indifesi di fronte a episodi di cyberbullismo su Facebook? Per fortuna no. Esistono infatti diversi modi per tutelarsi. Lo scopo di questo articolo è di illustrare i principali.
Come difendersi dal Cyberbullismo secondo Facebook
Per limitare un fenomeno dannoso per i propri utenti e per la “vivibilità” del social network, Facebook si è dotato di una Piattaforma di prevenzione contro il bullismo. Si tratta di una guida, scaricabile anche in formato pdf, che con un linguaggio semplice e chiaro si rivolge ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti. L’obiettivo dell’iniziativa è fornire informazioni e strumenti per riconoscere gli atti di cyberbullismo su Facebook, difendersi o prevenire la tendenza a compierli.
In particolare la guida fornisce consigli su come:
- affrontare il problema dal punto di vista psicologico. Parlarne è sempre il primo passo per non chiudersi in sé stessi e non esporsi ulteriormente al fenomeno. Inoltre, esistono strumenti semplici da utilizzare per arginare il problema, che la guida elenca e illustra;
- escludere dalla propria bacheca contenuti spiacevoli o che non rispettano gli standard della comunità di Facebook, anche se questi non ci riguardano direttamente. Segnalare ciò che ti infastidisce è un tuo diritto e aiuta a mantenere divertente e piacevole l’esperienza di utilizzo del social network
Cosa fare di fronte a un atto di Cyberbullismo su Facebook
Talvolta possono essere sufficienti un po’ di sana educazione e qualche semplice strumento che la privacy di Facebook mette già a disposizione per difendersi. Se credi o sai per certo che tuo figlio è il bersaglio delle attenzioni di un cyberbullo, cerca di convincerlo a non reagire impulsivamente, magari con un commento sopra le righe. In alternativa puoi proporgli strategie differenti:
- indirizzare al “bullo” un messaggio privato per chiedergli di smetterla, con tono pacato. Se chi infastidisce lo fa solo per imitazione o senza un motivo particolare, potrebbe rendersi conto che il suo gesto è stupido e sgradito, smettendo;
- se non basta, può rivelarsi efficace lasciare un commento pubblico sulla sua bacheca. Il bullo è tale perché trae il suo “coraggio” dal fatto di avere una platea di spettatori. Sapendo che tutti potranno leggere il messaggio, potrebbe rendersi conto di non avere l’approvazione che si aspetta, rimanendo così senza il motivo principale che ispira il suo comportamento;
- cambiare le impostazioni sulla privacy. Queste sono uno strumento molto efficace per non avere interazioni indesiderate. Per limitare le informazioni visibili a chi non è nella lista degli amici, occorre cliccare su “Impostazioni sulla Privacy” e poi su “Impostazioni Profilo Limitato”. Aiuta tuo figlio a scegliere attentamente che cosa potrà visualizzare chi non è fra i suoi amici;
- ricorda a tuo figlio di non accettare richieste di amicizia da parte di chi lo infastidisce a scuola e convincilo a bloccare i contatti molesti.
Cosa dice la legge?
Cosa fare se le molestie diventano un problema davvero serio e i consigli che ti abbiamo dato finora non bastano? Anche le istituzioni hanno capito che quello del Cyberbullismo è un problema serio che va affrontato con gli strumenti della legge. Per questo motivo è stata approvata il 21 settembre 2016 alla Camera dei Deputati una proposta di legge sul Cyberbullismo.
La legge vuole tutelare le vittime di abusi e atti di Cyberbullismo disciplinando la possibilità di oscurare contenuti in rete. Un’opportunità già prevista in precedenza, ma che ora vede i tempi accorciarsi notevolmente (48 h). Qualora non si ottenga risposta, la soluzione sarà quella di rivolgersi direttamente al Garante della Privacy per ottenerla.
Un consiglio per concludere
Le azioni che abbiamo illustrato nei paragrafi precedenti sono un primo passo per la risoluzione del problema. Tuttavia, il Cyberbullismo su Facebook può assumere connotati più violenti e insistenti, e muoversi da soli può risultare particolarmente difficile e fonte di ulteriore disagio. Per questo è consigliabile rivolgersi a professionisti specializzati nel monitoraggio della reputazione online e dell’eliminazione di contenuti lesivi della dignità delle persone. Tutela Digitale, può seguire con competenza e tempestività l’iter per eliminare i contenuti offensivi condivisi dai cyberbulli. Se hai un problema con il Cyberbullismo o conosci qualcuno che lo vive, oppure vuoi solamente saperne di più, contattaci.