Facciamo un esperimento.
Aprite un qualsiasi sito di informazione nel settore tecnologia e scorrete i titoli degli articoli. Cosa salta fuori? IA, AI, Intelligenza artificiale, ChatGPT, Gemini, Copilot.
Eh sì, non si parla d’altro.
Quello dell’Intelligenza artificiale è per certo uno dei temi più discussi nel mondo della tecnologia e le aziende stanno investendo miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, mentre governi e istituzioni promuovono progetti basati su soluzioni IA per migliorare la vita delle persone. Tuttavia, alcuni esperti avvertono che l’IA potrebbe rappresentare una bolla destinata a scoppiare. Proprio come è successo con altre innovazioni tecnologiche in passato. Abbiamo seguito la suggestione lanciata da Paris Marx sulle pagine di Internazionale e abbiamo indagato. Qual è la situazione?
Cosa si intende per Bolla tecnologica?
Il termine “bolla tecnologica” si riferisce a un fenomeno di crescita sproporzionata delle aspettative economiche e degli investimenti in una determinata tecnologia. Tipicamente, queste bolle si formano quando le aspettative superano di gran lunga la reale capacità della tecnologia di mantenere le promesse fatte. Si verifica una fase di euforia, seguita da un’esplosione della bolla, che può portare a fallimenti, disillusioni e ingenti perdite economiche.
La storia ci ha già mostrato diverse bolle tecnologiche, come quella delle dot-com all’inizio degli anni 2000 o la più recente corsa alle criptovalute, o le blockchain di cui non si faceva altro che parlare due anni fa. In questi casi, si è assistito a una rapida crescita del settore, seguita da un crollo altrettanto veloce. L’IA potrebbe seguire lo stesso destino? C’è chi dice di sì e per le aziende sarebbe un enorme tonfo a terra.
I segnali di una potenziale bolla nell’Intelligenza artificiale
Sovrainvestimento
Gli investimenti nell’IA hanno raggiunto livelli senza precedenti. Secondo alcuni rapporti, nel 2023 gli investimenti globali in soluzioni di IA hanno superato i 300 miliardi di dollari. Questo ha portato a un aumento vertiginoso di start-up e progetti basati sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, molti di questi progetti non hanno un modello di business solido, basando il loro valore solo su promesse futuristiche piuttosto che su risultati concreti.
Aspettative irrealistiche
Le aspettative sull’IA sono spesso troppo ottimistiche. Si prevede che l’IA possa risolvere problemi complessi come il cambiamento climatico, la disoccupazione tecnologica e persino fornire assistenza sanitaria a basso costo in tutto il mondo. Tuttavia, le tecnologie attuali sono ancora molto lontane dal poter garantire tali soluzioni su vasta scala. Il rischio è che questa euforia possa trasformarsi presto in delusione.
Scarsa regolamentazione e comprensione del mercato
La mancanza di una regolamentazione chiara e di linee guida etiche sta contribuendo alla crescita della bolla. Molte aziende stanno vendendo soluzioni di IA senza comprendere appieno i rischi, o peggio, senza garantire trasparenza su come funzionano i loro algoritmi. Se non verranno introdotte regole precise, il settore potrebbe implodere sotto il peso delle sue stesse promesse non mantenute.
L’IA è veramente una bolla?
Nonostante i segnali che suggeriscono una possibile bolla, ci sono anche motivi per credere che l’intelligenza artificiale rappresenti una tecnologia di lungo termine, destinata a trasformare profondamente molti settori. Tuttavia, affinché ciò avvenga, sarà necessario superare l’attuale fase di “iper-promesse” e concentrarsi su applicazioni concrete e sostenibili.
Molte delle tecnologie alla base dell’IA, come il machine learning e le reti neurali, hanno già prodotto risultati significativi, soprattutto in settori come la medicina, la finanza e la logistica. Il rischio, però, è che il mercato possa surriscaldarsi a causa di aspettative troppo elevate, causando una crisi di fiducia che rallenterebbe il progresso.
Ma soprattutto, sembra necessario un cambio di paradigma riguardo cosa l’IA dovrebbe fare per noi. Come qualche anonimo ha suggerito online;
“Sarò felice quando l’IA farà lavori che non voglio fare. Non quando compone, scrive e disegna al posto mio!”
Può sembrare una stupidaggine ma non lo è. Per ora i servizi delle intelligenze artificiali si sono focalizzati fin troppo sulla produzione creativa (che dovrebbe essere appannaggio dell’essere umano e portare anche gratificazione) e molto meno sui processi automatizzati riguardanti quei lavori che no, nessuno vuole davvero fare.
Conclusioni
L’Intelligenza Artificiale è una delle tecnologie più promettenti del nostro tempo, ma è anche soggetta a molte delle stesse dinamiche che hanno alimentato altre bolle tecnologiche in passato. Il sovrainvestimento, le aspettative irrealistiche e la scarsa regolamentazione sono tutti segnali che potrebbero indicare l’avvicinarsi di una crisi.
Come spesso accade, solo il tempo dirà se siamo davvero di fronte a una bolla destinata a scoppiare o a una rivoluzione tecnologica in piena regola.