Rimuovere informazioni personali da Google
La Guida Definitiva
Benvenuti alla guida definitiva sulla rimozione di informazioni da Google e da internet.
Esploreremo insieme le varie possibilità offerte dalla tecnologia di Tutela Digitale per eliminare contenuti obsoleti dalla rete, cancellare informazioni da internet, e rimuovere quanto sgradito si trovi online.
Queste informazioni possono risolvere i tuoi problemi di web reputation, ma puoi navigare anche con il menu qui sotto per saltare qualche sezione.
Indice
Vuoi affidarti a degli esperti per cancellare informazioni da Google?
Google, come funziona?
Google è ad oggi non solo il più diffuso motore di ricerca al mondo, ma anche una delle BigTech, le 5 società informatiche più potenti ed influenti del pianeta, ovvero Google, Apple, Meta, Microsoft ed Amazon.
L’azienda si è assestata alla fine degli anni ’90 con una novità tanto potente quanto semplice: i risultati di ricerca del motore venivano mostrati agli utenti secondo una Serp gerarchica generata secondo un principio di notorietà. Per Serp si intende l’indice, l’elenco di risultati che Google mostra in base alle intenzioni di ricerca degli utenti.
L’intuizione di Google fu quella di creare un ranking di risultati basati sulla fama dei singoli siti. Più un sito era collegato ad altri, citato, connesso, più il motore di ricerca lo valutava come affidabile ed influente nel suo campo. E ne alzava la posizione in Serp in quanto lo considerava il candidato ideale a rispondere alla domanda posta dall’utente.
Questo meccanismo (poi imitato da tutti gli altri motori di ricerca) permetteva all’utente di vedere solo risultati affidabili, che nella maggior parte dei casi rispondevano proprio alle sue esigenze. Il tempo ha dato ragione a Google. Gli altri motori di ricerca sono praticamente scomparsi, con alcune eccezioni per certe aree geografiche che per varie ragioni utilizzano altri sistemi.
Il caso del Giappone e il successo di Yahoo!
In Giappone domina Yahoo!, un motore di ricerca che ha avuto una certa fortuna anche in Europa ma che oggi non è quasi più utilizzato. Questo successo nel paese del Sol levante si deve a motivi tutti culturali. Yahoo! Japan risulta particolarmente caotico per un occidentale, mostrando nella sua home page colonne piene di testo, servizi, immagini, proposte, news e widget. Praticamente il contrario di quanto offerto dalla pulitissima interfaccia di Google. Ma questa emorragia di informazioni, il cosiddetto “muro di testo”, è particolarmente nelle corde del popolo giapponese, ed ha fatto la fortuna di Yahoo! in quella regione.
La Russia e Yandex, la Cina e la censura
La Russia e Yandex
La Cina e la censura
Yandex è il motore di ricerca numero uno in Russia. Si calcola che esso risponda al 49% delle ricerche degli utenti, mentre Google si ferma al 46,7%. La Federazione Russa non gode di una buona fama per quanto riguarda la libertà di espressione, e non è un caso che non vi sia grande considerazione per una delle aziende più note dell’Occidente.
Le cose vanno molto diversamente in Cina. Il Paese da sempre afflitto da una dittatura nemmeno velata, utilizza Baidu, sistema che si assesta al 70% di utilizzatori. Essendo il mercato cinese immenso, Baidu si è guadagnato anche il titolo di terzo motore più utilizzato al mondo, anche se non esce praticamente dai confini cinesi. In Cina Google è bandito, per motivi di censura imposta a livello governativo.
Il Funzionamento di Google
Google ha poi nel tempo integrato una serie corposa di servizi offerti agli utenti in maniera quasi del tutto gratuita, con pochi elementi a pagamento solo per upgrade legati per lo più a necessità aziendali. Questo ha fatto sì che l’azienda di Cupertino (California) abbia guadagnato negli anni una posizione monopolistica non solo nel campo della ricerca online, ma in generale nel campo dei servizi offerti via Web.
Inoltre, visto il successo disarmante, la concorrenza oggi basa i suoi risultati di ricerca proprio sullo stesso Google. Di fatti in occidente è l’unico motore di ricerca da tenere seriamente in considerazione.
Diversi studi hanno tuttavia dimostrato come ciò di cui sia necessario interessarsi è la prima pagina dei risultati di ricerca: la maggior parte degli utenti non va oltre al risultato n°10, ovvero la prima pagina di Google. Se un’informazione obsoleta o un contenuto personale si trova in prima pagina, è bene che sia un contenuto positivo, onde evitare problemi di Web Reputation. L’attenzione si concentra in particolare sui primissimi risultati.
I Contenuti Sgraditi da rimuovere da Google
Parliamo della rimozione di informazioni da Google, ed in particolare di contenuti obsoleti, personali o comunque sgraditi. Questo perché fra tutte le informazioni che possiamo trovare in rete, molte possono riguardare noi medesimi e soprattutto non essere gradite!
La rete è un sistema aperto, libero, tendenzialmente senza censure. Se da un lato questa grandissima apertura può dare vita ad una risorsa inesauribile di informazioni provenienti dalle fonti più disparate, dall’altro può essere un grosso problema. Possiamo infatti trovare online contenuti che ci riguardano ma non caricati da noi, ma inseriti da terzi. E questi contenuti potrebbero ledere la nostra reputazione, appartenere ad un passato che non vogliamo ricordare e che non ci rappresenta, raccontare una situazione passata dalla quale si è usciti.
I contenuti sgraditi possono essere di diversa natura
- Articoli di giornale con informazioni non corrette
- Articoli con informazioni obsolete e non aggiornate
- Foto o video dal passato, imbarazzanti o meno
- Recensioni negative non corrispondenti al vero
- Elementi personali che non sarebbero dovuti finire online
- Contenuti diffamatori caricati da terzi per ripicca o vendetta
- Contenuti caricati da noi stessi in passato
Non sempre è così facile liberarsi di questo materiale, anche se la sua presenza online può crearci dei problemi di reputazione. Questo perché al giorno d’oggi ha assunto grandissima importanza la Web Reputation, ovvero la nostra reputazione non fra le persone che ci conoscono di prima mano, ma con le persone che di noi sanno solo le informazioni che si trovano online.
Può sembrare strano ma oggi la Web Reputation è diventata più importante della reputazione personale e concreta di un individuo.
Web Reputation
La Web Reputation è costruita da tutti i contenuti online che formano un’idea di noi in rete. Non solo profili social, ma anche siti personali blog, commenti su forum, portfolio ecc…
Paradossalmente ora come ora quella reputazione è quella che più può incidere nelle nostre relazioni interpersonali e professionali, perché più immediata. Chiunque può spiarci online in un attimo, mentre per conoscerci di persona avrebbe bisogno di più tempo e impegno.
Moltissimi datori di lavoro ammettono candidamente di verificare online con un brevissima ricerca in rete la reputazione di un possibile candidato. Ma lo stesso avviene anche fra privati, dove una “sbirciatina” sui social aiuta a farsi un’idea di massima di una persona che non si conosce ancora bene, permettendoci di formulare un giudizio iniziale. E qui avvengono i primi problemi, poiché la Web Reputation (Brand reputation per le aziende) è sovrapponibile con l’identità digitale, ovvero la nostra immagine online. E questa a sua volta è divisibile in due parti ben distinte, delle quali non abbiamo il pieno controllo.
Identità progettata
Identità imposta
Per identità progettata intendiamo quella serie di informazioni che noi stessi inseriamo online per restituire l’immagine che più preferiamo dare all’esterno. Le foto migliori, le massime, tutto ciò che selezioniamo con cura per mostrarci al mondo. Di questa abbiamo il pieno controllo.
Per identità imposta intendiamo tutto ciò che si trova online su di noi a nostro discapito. Magari una foto caricata da qualcun altro, un vecchio contenuto che non ci rispecchia più, un video che ci mostra in momenti imbarazzanti o commenti su di noi poco gradevoli. Ma anche articoli di giornale poco lusinghieri. Su queste informazioni online non abbiamo purtroppo alcun controllo.
Il Diritto all'Oblio; come rimuovere informazioni personali da internet
Il diritto all’Oblio è lo strumento attraverso il quale è possibile eliminare certe informazioni dalla rete. Diritto relativamente “nuovo”, poco normato fino all’entrata in vigore del GDPR, è nato con la necessità di contrastare lo strapotere della rete e soprattutto la sua infinita memoria.
Se un tempo infatti i quotidiani riportavano notizie che qualche giorno dopo finivano nel dimenticatoio, la rete oggi ha una memoria infinita, e questo fa sì che anche notizie obsolete, non corrette, oppure dall’esito completamente contrario a quello di partenza, rimangano nel web per sempre.
I problemi generati da questa lunga memoria sono tantissimi. Se qualcuno sbircia la nostra web reputation potrebbe trovare un vecchio articolo in cui veniamo accusati di qualcosa, o finiamo nel centro di una questione giuridica. Poco importa come sia finita, se con un assoluzione oppure se si sia pagato il proprio debito con la giustizia, quell’informazione sarà sempre reperibile online semplicemente digitando il nostro nome e cognome. Per questo motivo è nato il Diritto all’Oblio, il diritto ad essere dimenticati per fatti del passato che non hanno più alcuna rilevanza né interesse di cronaca.
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La Storia del Diritto all'Oblio
La Corte di Giustizia Europea ha previsto la possibilità di ottenere la rimozione o la de-indicizzazione di contenuti non più rilevanti da Google, in quanto non più corrispondenti al Diritto di cronaca, nel 2014. La nascita del Diritto all’Oblio avvenne con la famosa causa di Costeja González un cittadino spagnolo che aveva portato in giudizio Google Spain e Google Inc. richiedendo la rimozione dal web di un contenuto lesivo della sua reputazione. La corte stabilì che online il diritto di fruire di informazioni relative a Costeja fosse meno pressante e rilevante del diritto di quest’ultimo all’eliminazione di contenuti obsoleti da Google. Da quella sentenza in Europa cambiò tutto.
Sebbene la società statunitense fu costretta a rimuovere il contenuto richiesto e ad adoperarsi affinché chiunque potesse richiedere la rimozione dal web di informazioni personali non rilevanti per il resto della popolazione (vedremo fra poco come), una normativa completa sul Diritto all’Oblio è arrivata solo diversi anni dopo, con l’introduzione del GDPR.
Diritto all'Oblio Vs Diritto di Cronaca
Uno dei dubbi più pressanti quando si parla di Diritto all’Oblio riguarda proprio la sua relazione con il Diritto di Cronaca; se permettiamo a chiunque di cancellare informazioni da internet, non finiremo con il cancellare dei pezzi di storia? Qualcosa che il resto delle persone ha necessità di sapere?
In realtà i due concetti sono regolamentati proprio dal Diritto all’Oblio stesso, come svegliamo in questo episodio del nostro Podcast Tutela Digitale On Air.
Il modulo per la rimozione di informazioni da Google
Dopo la sentenza della Corte Europea Google è stata costretta a rendere “facile” l’applicazione del Diritto all’Oblio dalle sue pagine.
Per farlo, ha creato un modulo con il quale qualsiasi cittadino può fare richiesta di rimozione direttamente all’azienda, che analizzare il caso e valuterà se procedere con la rimozione.
Happy ending? Non proprio!
Google rimuove meno del 44% delle richieste che riceve e per dare una risposta, magari negativa, si prende mesi e mesi. Non proprio l’ideale per una reputazione in pericolo.
Vuoi provare a cancellare informazioni da internet con il modulo di Google?
Se hai molto tempo a disposizione e poca preoccupazione per la tua Web Reputation, puoi avere accesso al modulo di Google da questo link.
La Tecnologia di Tutela Digitale per Cancellare contenuti da Google
Tutela Digitale nasce con lo scopo di permettere la rimozione di contenuti lesivi, obsoleti o negativi dal Web.
Formata da un team di avvocati, esperti in web reputation ed informatici, l’azienda fa della rimozione il suo focus primario grazie ad una tecnologia proprietaria e rivoluzionaria che permette vantaggi importanti per gli utenti:
- Il tempo di rimozione di un contenuto è in media di soli 7 giorni lavorativi
- La percentuale di link rimossi con successo sfiora il 90% dei casi trattati
- Nulla è dovuto in termini economici, fino all’effettiva rimozione o de-indicizzazione di un link
Grazie ad una pluriennale esperienza nel campo infatti, Tutela Digitale può contare su relazioni con le maggiori testate nazionali ed internazionali, ed è in grado di intervenire in maniera mirata riuscendo anche dove il modulo di Google non risultasse efficace.
La presenza di legali e informatici nel Team garantisce un rapporto umano, ritagliato sul singolo caso e sul cliente, pur permettendo un intervento veloce ed efficace.
Riusciamo a garantire risultati grazie ai nostri servizi pensati per la rimozione, il miglioramento e il monitoraggio della Web Reputation:
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L’app al servizio di persone ed aziende che permette di eliminare da internet i link dannosi per la reputazione online
Linkiller è un software creato da Tutela Digitale e disponibile anche in versione App.
È dedicato a persone e aziende e permette in una sola dashboard di controllo di inviare i link negativi od obsoleti al Team di Tutela Digitale che li analizzerà e prenderà in carico entro 48 ore.
Con Linkiller è sempre possibile visualizzare lo stato di lavorazione dei propri link, ricevendo notifiche immediate quando un contenuto viene eliminato o de-indicizzato.
Il software permette inoltre di gestire le relazioni con Tutela Digitale, pagare direttamente in maniera virtuale e permette un primo monitoraggio della propria Web Reputation. Un servizio essenziale per la rimozione di informazioni personali da internet! Clicca sul pulsante Approfondisci e scopri tutte le possibilità offerte.
Rimuovi ora i contenuti obsoleti!
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Il software di Web Monitoring e Social Listening lavora su 150 Milioni di fonti online e 187 lingue. Controlla la reputazione di persone, marchi prodotti e competitor, analizza i dati raccolti e ti informa in tempo reale sulla presenza di contenuti negativi.
Il monitoraggio permette anche un’analisi dei dati raccolti in modo da identificarne il grado di positività, la necessità di intervenire e costruire una strategia di miglioramento della propria immagine online.
Permette inoltre di intervenire in maniera veloce in caso di crisi reputazionale, potendo avvertire l’utente con un Email Alert immediato per le notizie negative sulla propria persona o azienda. Scopri di più!
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Siamo arrivati alla conclusione, grazi di essere stato con noi!
Ci sono ancora dubbi o non sei convinto? Ricordati che puoi sempre contattarci al numero di telefono 051 236835, inviarci direttamente una richiesta usando il form qui sotto, o scriverci all’indirizzo email info@tuteladigitale.it