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Perché dovresti essere felice di aver ricevuto 2000 email sull’aggiornamento Privacy

Tutela Digitale | GDPR
Internet ha cambiato il nostro modo di vivere e comunicare. Tutti abbiamo uno smartphone, frequentiamo i social network, navighiamo in cerca di informazioni. Ma se ci fossero informazioni su di noi che non vogliamo on-line? Internet ha un pregio che è anche un grosso difetto: è eterno. Se quindi volessimo cancellarci dalla rete che cosa dovremmo fare? Chi tutela la nostra Privacy?

Ti presento il Diritto all’Oblio

Era il 2014 quando per la prima volta si è parlato di Diritto all’Oblio. La Corte di Giustizia Europea si pronunciò in favore del sig. Costeja González contro Google Spain e Google Inc. per la rimozione totale da internet di un contenuto lesivo della sua reputazione. Fu stabilito che, per gli utenti di internet, il diritto di fruire di informazioni negative relative a questa persona fosse meno pressante del diritto del sig. Costeja all’eliminazione di quei fatti dal web. Lo stesso può accadere per chi viene condannato: perché il nome di una persona dovrebbe essere associato per sempre ad un reato per il quale, ad esempio, questi ha già pagato il debito con la Giustizia? Bene, questo è l’esercizio del Diritto all’Oblio.

Perché dovresti essere felice dell’aggiornamento della normativa della Privacy

A fine maggio le caselle email di tutta Europa sono esplose: impossibile non averlo notato. Qualsiasi servizio on-line (dai social alle newsletter di negozi on-line) hanno chiesto ai propri utenti di accettare le nuove normative sulla privacy. Questo è accaduto perché è entrato in vigore un nuovo regolamento europeo su questa materia (GDPR). Forse gli utenti hanno maledetto quelle mail tutte uguali, ma avrebbero dovuto gioire. Il nuovo Regolamento Europeo pone la privacy personale ad un livello molto più alto di prima. Fra le tante novità, con il GDPR per la prima volta il diritto all’oblio diventa norma di legge.
Con il regolamento è infatti entrato in vigore l’articolo 17. Questo prevede che anche nel caso si sia fornito il benestare per la pubblicazione del contenuto on-line, basta revocare questo benestare perché la notizia vada rimossa dal motore di ricerca. Inoltre, se i dati non sono più necessari per le finalità per le quali sono stati raccolti, si può richiedere la cancellazione degli stessi. Insomma, un contenuto lesivo non sarà mai più una macchia indelebile, ma qualcosa che si potrà rimuovere al bisogno del soggetto di quel contenuto.

This is not America

Il nuovo regolamento Privacy e il Diritto all’Oblio sono cose di cui possiamo parlare in Europa. In America le regole sono ben diverse e non sarebbe assolutamente possibile avere una tutela del genere sulla propria Privacy. Basti pensare a come gli Usa siano soliti costruire casi mediatici che demoliscono completamente chi ne viene travolto per capire che giochiamo su un livello differente. Da questo punto di vista il vecchio continente è diversi anni avanti. Con la nuova regolamentazione poi, la possibilità di pretendere il Diritto all’Oblio è diventata più forte.

Come cancellarsi da internet

Quello che si può fare per vedere riconosciuto il Diritto all’Oblio è anzitutto compilare il modulo di Google. Orami questo motore di ricerca viene confuso con l’intero web, tanto è pressante la sua presenza. Scaricando il modulo da qui, si possono avviare le pratiche necessarie. Tuttavia questa procedura non garantisce il successo.
Un passaggio successivo, nel caso la richiesta non vada in porto, può essere quello di proporre ricorso davanti al Garante per la Privacy, ed avviare una procedura per rimozione o de-indicizzazione del contenuto (significa che se non si può rimuovere, per lo meno si può far apparire quel contenuto lontano dalla prima schermata di ricerca, l’unica che viene presa in considerazione).
La terza opzione è quella di rivolgersi ad aziende specializzate come Tutela Digitale, che monitora, de-indicizza e rimuove i contenuti grazie ad un team di avvocati ed una piattaforma informatizzata. I risultati solitamente si ottengono in poco più di 7 giorni, con ampie possibilità di successo.

In conclusione

Abbiamo visto perché le nostre caselle mail sono state prese d’assalto e sappiamo che da oggi scomparire dal web è più facile, poiché il Diritto all’Oblio è diventato norma di legge a livello europeo. In realtà le aziende hanno avuto due anni di tempo per adeguarsi alla nuova normativa, ma si sono mosse tutte sul finale.
Per informazioni sul Diritto all’Oblio potete sempre contattarci all’indirizzo info@tuteladigitale.it
Simonluca Renda

Simonluca Renda

Simonluca Renda è Communication Specialist e collabora da diversi anni con Tutela Digitale curandone la comunicazione on ed off line. Scrive sul Journal di Tutela Digitale dal 2018.

Simonluca Renda

Simonluca Renda è Communication Specialist e collabora da diversi anni con Tutela Digitale curandone la comunicazione on ed off line. Scrive sul Journal di Tutela Digitale dal 2018.
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