Guida completa al ruolo del Garante Privacy in Italia
Oggi la presenza online è diventata parte integrante della nostra identità e non si può sottovalutare la sua importanza. Proteggere la propria reputazione digitale è diventato un imperativo, e per questo si è resa necessaria la creazione di una figura che potesse porre delle linee guida e vigilare sul web. Il Garante Privacy in Italia svolge un ruolo chiave. Vediamo chi è, quali sono i suoi compiti e come può diventare un alleato per la nostra presenza online e per la nostra reputazione.
La necessità di una figura come quella del Garante si è resa necessaria dopo la pubblicazione del Regolamento europeo 2016/679 sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation – GDPR) cha all’articolo 51 comma 1 dice:
Ogni Stato membro dispone che una o più autorità pubbliche indipendenti siano incaricate di sorvegliare l’applicazione del presente regolamento al fine di tutelare i diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche con riguardo al trattamento e di agevolare la libera circolazione dei dati personali all’interno dell’Unione (l’«autorità di controllo»).
Indice
Chi è l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali?
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP), o più conosciuto come Garante della privacy, è un’autorità amministrativa indipendente italiana designata per assicurare la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali e il rispetto della dignità nel trattamento dei dati personali. La figura del Garante è stata nominata nella legge 31 dicembre 1996, n. 675, all’interno del codice in materia di protezione dei dati personali.
L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali è un organo indipendente istituito nel 1997, la cui missione è garantire che il trattamento dei dati avvenga nel rispetto delle normative vigenti, tutelando così i diritti fondamentali delle persone.
Il Garante della Privacy è un organo collegiale formato da quattro membri, eletti dal Parlamento, i quali rimangono in carica per un mandato di sette anni non rinnovabile. Il presidente in carica dal 2020 è Pasquale Stanzione.
Quali sono i compiti del Garante per la protezione dei dati personali?
In Italia, i compiti dell’Autorità sono racchiusi all’interno degli articoli 154 a 154ter del Codice della Privacy del Regolamento (UE) 2016/679 e dal Codice in materia di protezione dei dati personali (decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196), adeguato alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 tramite il Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, oltre che da vari altri atti normativi italiani e internazionali.
Il Garante ha diversi compiti cruciali tra cui (art. 57):
- Monitorare costantemente le pratiche di trattamento dei dati da parte di aziende ed enti pubblici.
- Normare e promuovere la consapevolezza delle regole sulla privacy e assicurarne l’adempimento.
- Informare e educare il pubblico sui propri diritti e sul corretto utilizzo dei propri dati personali.
- Esaminare e valutare i reclami effettuati dagli utenti
- Valutare e segnalare alle Istituzioni necessità di nuove regole per mantenere la tutela della privacy degli utenti sempre al passo con le nuove esigenze.
- Offrire consulenze alle Istituzioni sule norme vigenti in tema di privacy.
Per svolgere questi e altri doveri, l’Autorità gode di diversi “poteri” che possono essere raggruppati in 3 macroaree di intervento, come definito nell’art. 58:
- Poteri di indagine
- Poteri correttivi
- Poteri autorizzativi e consultivi
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Quando e in che modo far valere i propri diritti davanti all'Autorità Garante?
In che modo possono essere violati i diritti personali e in quali casi è possibile rivolgersi al Garante?
Nonostante oggi la nostra vita sia quasi tutta online non è ancora chiaro quando si profila un caso di violazione dei diritti, non si conosce la legge e non si sa cosa sia lecito e cosa no. Vediamo alcuni casi in cui si profila una violazione di diritti e quindi sia opportuno rivolgersi al Garante, avvalendosi, quando necessario, anche di un supporto, come il Team di Tutela Digitale. Ecco alcune situazioni in cui rivolgersi all’Autorità Garante è fondamentale per proteggere la propria privacy e reputazione online.
Violazioni della privacy da parte di Aziende o Enti Pubblici
Se ritieni che un’azienda o un ente pubblico stia trattando i tuoi dati personali in modo illegittimo o non conforme alle normative sulla privacy. Questo può includere la raccolta e l’uso non autorizzato dei tuoi dati, la mancanza di consenso o una gestione non trasparente delle informazioni personali.
Richieste di cancellazione dei dati
Hai il diritto di richiedere la cancellazione dei tuoi dati personali in determinate circostanze. Se un’azienda o un ente pubblico non rispetta questa richiesta, il Garante può intervenire, nel caso in cui ci siano i presupposti legali, per far valere il tuo diritto all’oblio.
Rifiuto dell’accesso ai propri dati
Se, in qualità di individuo, incontri difficoltà nell’ottenere informazioni su come e perché i tuoi dati vengono trattati, hai il diritto di rivolgerti al Garante. Questo organo può garantire che tu abbia accesso alle informazioni pertinenti e che vengano rispettati i tuoi diritti di trasparenza.
Ricezione di Comunicazioni Non Richieste o Spam
Se sei vittima di pratiche di spam via e-mail, telefonate indesiderate o messaggi promozionali senza il tuo consenso, puoi presentare un reclamo al Garante. La tua privacy deve essere rispettata, e l’Autorità Garante è pronta a intervenire per proteggere i tuoi diritti.
In ogni situazione, la tua privacy è un diritto inviolabile, e il Garante della Privacy è qui per assicurarsi che venga rispettato. La procedura per presentare un reclamo è chiara e accessibile sul sito ufficiale dell’Autorità. Nel caso in cui tu abbia bisogno di supporto per presentare la domanda, puoi rivolgerti ad aziende specializzate nella tutela della persona, come Tutela Digitale, puoi contattarci via mail, via WhatsApp, o per telefono. Prendi un appuntamento con il nostro Team legale per chiedere una consulenza e capire la strada migliore per te.
Come rivolgersi al Garante Privacy?
Rivolgersi all’Autorità per risolvere i problemi di reputazione online è la strada giusta per mantenere una reputazione online pulita.
La domanda al Garante sarà composta da una parte dove si riportano i fatti e si allegano documenti che attestino la violazione e da una parte dove si fa riferimento alle norme violate. La domanda può essere presentata in autonomia dal cittadino stesso, ma è sempre opportuno avvalersi di personale esperto per poter essere certi di aver presentato la documentazione nel modo più completo e corretto possibile per evitare un rigetto da parte dell’Autorità stessa. Nella richiesta di presentazione del reclamo bisogna sempre tenere a mente che non sarà possibile richiedere alcun tipo di risarcimento dei danni, cosa invece possibile presentando un ricorso all’Autorità Giudiziaria.
Accertato che esistono i presupposti per procedere lo stesso cittadino può proporre un reclamo al Garante, seguendo una serie di step specifici:
- Redigere una panoramica il più possibile della situazione e della motivazione per cui si istruisce la richiesta, elencando anche le violazioni riscontrate.
- Inserire alla richiesta i dati del Titolare del trattamento.
- Allegare tutta la documentazione che si ha in mano a sostegno della richiesta.
- Aggiungere anche, se presente, il mandato al professionista o all’ente che si occupa della richiesta.
- Indicare un recapito dove poter essere ricontattato, mail, telefono o fax.
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La richiesta al Garante Privacy potrà essere recapitata in diverse modalità:
- a mano presso gli uffici del Garante presso la sede di Piazza Venezia, 11 – 00187 Roma;
- con l’invio di raccomandata A/R a: Garante per la protezione dei dati personali, Piazza Venezia, 11 – 00187 Roma;
- via pec indirizzata a: protocollo@pec.gpdp.it.
Una volta che il Garante avrà ricevuto il reclamo, se questo verrà ritenuto valido, sarà aperta un’istruttoria preliminare.
Entro i primi 3 mesi il Garante informerà l’interessato sullo stato del procedimento.
Entro 9 mesi dall’apertura della fase preliminare, verrà presa una decisione sul reclamo stesso. Nel caso in cui il reclamo abbia esito negativo sarà possibile procedere anche con un ricorso giurisdizionale, come previsto dall’art. 152 del Codice della Privacy.
Oltre al reclamo è possibile effettuare una semplice segnalazione, ad esempio nei casi in cui la documentazione non sia completa o non si abbiano abbastanza prove di una violazione. La segnalazione vuole essere una esortazione a porre un maggiore controllo nei confronti di enti o aziende ove ci siano dubbi su presunte violazioni. Una volta che il Garante avrà ricevuto la segnalazione procederà con dei controlli e nel caso in cui questa sia reale, verranno attuati dei provvedimenti.
l Garante della Privacy ti consentirà di ottenere una maggiore trasparenza da parte delle aziende.
Il Garante monitora e sorveglia costantemente e aziende e gli enti e procede e spesso con segnalazioni, ammonizioni e sanzioni nei loro confronti. Questo garantisce alle persone di vedere rispettata la propria privacy e i propri diritti. Anche una semplice segnalazione può essere utile per intercettare violazioni e può innescare procedure di approfondimento da parte delle Autorità. Tuttavia, è importante notare che il processo può richiedere del tempo e i risultati potrebbero non essere immediati.
Tutela Digitale è un alleato prezioso per chi desidera una gestione più mirata della propria reputazione online. Offre servizi specializzati nella gestione della privacy e nella rimozione di contenuti lesivi. Se senti il bisogno di un’azione tempestiva, considera l’aiuto di Tutela Digitale.