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Approvata alla Camera la legge contro il cyberbullismo

Isolamento e Cyberbullismo ai tempi di Facebook

Approvata in via definitiva alla camera la legge contro il cyberbullismo.
Il provvedimento è volto a tutelare i minorenni sostenendo in modo particolare interventi di carattere formativo-educativo.
In un nostro precedente articolo abbiamo visto come, di pari passo con la diffusione dei social media, il fenomeno cyberbullismo sia cresciuto e stia crescendo in maniera considerevole negli ultimi anni.

Laura BoldriniPer fortuna aumenta anche la sensibilità nei confronti dell’argomento da parte delle famiglie e delle istituzioni. Il 4 febbraio, si è celebrata la prima giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola, promossa dal Ministero dell’Istruzione, mentre da tempo il Presidente della Camera Laura Boldrini si batte per promuovere una legge ad hoc. A due mesi dal sì del Senato, è stata finalmente approvata con grande consenso anche alla camera lo scorso 17 maggio.

Cosa dice la nuova legge

Finalmente il fenomeno ha una nuova definizione. Viene descritto come:

“qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.”

I punti principali della legge:

  • Ciascun minore che abbia compiuto i quattordici anni d’età può inoltrare al gestore del sito, del social network, o al titolare del trattamento, una richiesta per la rimozione del contenuto. Se non si dovesse ricevere risposta si potrà fare istanza al Garante per la protezione dei dati personali. Questo provvede entro quarantotto ore dal ricevimento della richiesta.
  • In ogni istituto scolastico ci sarà un referente per le iniziative contro il cyberbullismo. Il Ministero dell’Istruzione avrà il compito di predisporre linee di orientamento, di prevenzione e contrasto, puntando sulla formazione del personale scolastico.
  • Procedura di ammonimento: in caso di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali, il cyberbullo potrà essere convocato insieme a un genitore e ammonito dal questore.
  • La Polizia postale e delle comunicazioni dovrà relazionare annualmente su esiti e misure di contrasto del fenomeno.
  • La Presidenza del Consiglio dei Ministri favorirà periodiche campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione sui fenomeni del cyberbullismo.

I passi in avanti della nuova legge

Tutte queste azioni rappresentano un deciso passo avanti per la risoluzione del problema. Tuttavia, talvolta può essere consigliabile rivolgersi a società specializzate come Tutela Digitale che grazie a un team di legali e informatici, monitora il Web ed elimina contenuti negativi e diffamatori. Grazie infatti ad accordi con ISP (Internet Service Provider), nonché la conoscenza delle violazioni a cui il web è più suscettibile e delle forme e corrette modalità attraverso cui ottenere una rimozione, otteniamo spesso un risultato immediato. Inoltre collaboriamo con la Polizia Postale per la ricerca del responsabile e facciamo formazione dei giovani nelle scuole formando i ragazzi sui pericoli del web e a cosa stare attenti per evitare di diventare oggetto di fenomeni simili.
Se desideri approfondire il tema, leggi il nostro articolo dedicato al cyberbullismo sessuale e continua a seguirci. 

Simonluca Renda

Simonluca Renda

Simonluca Renda è Communication Specialist e collabora da diversi anni con Tutela Digitale curandone la comunicazione on ed off line. Scrive sul Journal di Tutela Digitale dal 2018.

Simonluca Renda

Simonluca Renda è Communication Specialist e collabora da diversi anni con Tutela Digitale curandone la comunicazione on ed off line. Scrive sul Journal di Tutela Digitale dal 2018.
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